:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Franca Colozzo
Nel nome della Rosa

Sei nella sezione Commenti
 

 Franca Colozzo - 15/07/2018 12:17:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Salvatore, sei la seconda persona che me lo dice. Lo farò presente al mio amico in incognito. Buona domenica

 Salvatore Pizzo - 13/07/2018 02:45:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Sinceramente preferisco la prima stesura: la sento più compatta, più essenziale ed allo stesso tempo significativa. La chiusa poi,mi pare ancor più incisiva nella prima versione. Alle volte, aggiungere qualche parola può ottenere un effetto diverso da quello che si vorrebbe...
In ogni caso, complimenti: sono entrambe belle, anche se io scelgo la prima...
Un saluto che più ancora è un abbraccio amicale...

 Franca Colozzo - 11/07/2018 18:32:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Giovanni @Rosa Maria

Un grazie speciale per il vostro passaggio e per il vostro apprezzamento di questa mia umile poesia, scritta in concomitanza con l’uscita dell’Antologia "Cherchez la Femme", in cui la Redazione ha inserito la mia poesia (Sez. Lussuria) "TORCELLO", dedicata a John Ruskin nonché a Marcel Proust, che di Ruskin tradusse alcune opere.
Ho studiato l’opera di Ruskin: "The Stones of Venice" durante il corso di lingua inglese seguito presso la facoltà di Architettura ed ancora me lo ricordo bene. Cosa ne pensate di quest’altra versione che uno spiritello amico mi ha suggerito proprio oggi con discrezione? Datemi il vostro consiglio spassionato. C’è di buono in me la certezza che non mi offendo mai, anzi chiedo sempre agli altri di dispensarmi critiche sempre con intenti positivi e migliorativi. Un saluto affettuoso e buona serata.

Ecco la versione modificata:
̅

Osservo la rosa

rinchiusa nella sua bellezza.

nella segnatura del centro;

stupore

dentro la natura delle cose.

Mi fermo a Paracelso,

ai giardini del tempo

dell’immobile presenza.



Osservo l’avvento

dell’aurora

prossima ad apparire



Vorrei essere ora una rosa

̶ non umana prigione ̶

ma pura contemplazione

di minuti, non di ore

̶ per fermare il momento ̶



Cogliere il profumo della rosa

nella sua cruda parvenza

dai caduchi petali.

 Giovanni Rossato - 11/07/2018 15:10:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Bella, mi piace questo parallelo tra la caducità e ciò che resta, un vivo piacere leggerti.

 Rosa Maria Cantatore - 11/07/2018 14:27:00 [ leggi altri commenti di Rosa Maria Cantatore » ]

mamma mia, che bella poesia ...
Bella come... sì, come una rosa.
Perfetta e caduca.